Berlusconi candidato nel 2018: si può, ma solo se si vota dopo l’8 marzo

La sentenza della Corte Ue può arrivare per tempo, le motivazioni no. Ma con l'espiazione della pena può aggirare la 'Severino'.

“La battaglia è difficilissima ma vale la pena combatterla fino in fondo”. Uno dei legali di Silvio Berlusconi, l’avvocato Piero Longo, deputato di Forza Italia, spiega al Corriere della Sera la strategia per riportare l’ex premier nelle aule parlamentari. “I tempi della giustizia Ue sono estenuanti, se si vota a maggio la decisione della Corte di Strasburgo può arrivare in tempo”.

La Grande Chambre è fissata per il 22 novembre “ma per avere la pubblicazione della sentenza bisognerà attendere i tempi estenuanti della burocrazia europea – spiega Longo -. E’ improbabile che il tutto avvenga entro il mese di febbraio del 2018”. Ma la sentenza potrebbe arrivare prima delle elezioni politiche del 2018, se si dovesse votare a maggio. “Questa tempistica potrebbe essere probabile. Ma c’è una ragione politica, non solo italiana, che regolerà i tempi: perché si tratta di stabilire se un leader europeo, un ex premier, ha avuto una decisione conforme alla legge oppure no. Non è semplice il quesito da sciogliere”.

“Per la riammissione in Senato sarà la stessa Aula a decidere se riconsiderare la sua decisione del 2013. E il Senato, in forza dell’autodichia, può decidere quello che crede. Fino a non applicare la sentenza di Strasburgo eventualmente favorevole a Berlusconi pur rischiando un conflitto tra istituzioni sull’immediata esecuzione della stessa”.

“L’8 marzo del 2018 scattano i tre anni dal momento in cui è stata espiata la pena – spiega Longo – Decide il tribunale di Sorveglianza di Roma, luogo di residenza di Berlusconi, ma anche qui non c’è certezza sui tempi”. Berlusconi “riabilitato” sarebbe candidabile, dunque? “La Severino si applica “salvo che sia intervenuta la riabilitazione. Come ci insegnava il grande professore Leopoldo Mazzarolli, con la giustizia amministrativa è fattibile tutto quello che è possibile. Tutto e il contrario di tutto”.

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