Pensioni, Italia come Portogallo: 10 anni ‘tax free’ trasferendosi al Sud

Un progetto della Lega di rilancio del Mezzogiorno prevede l'attuazione in tre regioni pilota: Sicilia, Sardegna e Calabria. Tutti i dettagli.

Dieci anni a zero tasse per i pensionati italiani o stranieri che trasferiscono la residenza fiscale in Sicilia, Sardegna o Calabria, prime tre regioni pilota (che presentano i parametri più negativi in termini di Pil e sviluppo — al di sotto dei 4 mila abitanti.). E ci vivono almeno sei mesi e un giorno all’anno. II progetto si chiama “Zes-Aas”. È un’idea della Lega e prevede di portare 600 mila nuovi abitanti nelle tre regioni “tax free” nei prossimi 3-4 anni. E così alzare il PIL nazionale dell’1%, 17-18 miliardi in più. A parlarne in dettaglio, oggi Repubblica, è un articolo a firma Valentina Conte.  La proposta della Lega per risollevare le zone più critiche del Sud, renderle attrattive e in grado di creare posti di lavoro, prende spunto da quanto sta accadendo in Portogallo. Si faranno dei bandi e, almeno all’inizio, potranno parteciparvi solo i comuni di Sardegna, Sicilia, Calabria — regioni che presentano i parametri più negativi in termini di Pil e sviluppo — al di sotto dei 4 mila abitanti.

Termini e condizioni – La proposta di Alberto Brambilla, esperto di previdenza e consigliere del vicepremier Salvini, ideatore del progetto, parla anche dei requisiti che dovranno avere i comuni (delle aree sopracitate) che intendono beneficiare della “tax free” per i loro pensionati. Dovranno ad esempio provare di avere avuto uno spopolamento del 20% nell’ultimo decennio, essere efficienti nella raccolta differenziata. Decoro urbano e soprattutto avere un sistema sanitario in linea con quello dell’Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. La particolarità della proposta è che l’esenzione totale delle imposte per i primi dieci anni riguarda non solo gli stranieri ma anche gli italiani. Ciò favorirebbe anche il rientro di molti meridionali che vivono al Nord e che in questo modo sarebbero incentivati a tornare nella loro terra natia.

Il modello è il Portogallo, l’Eden dei pensionati italiani – Non solo turisti e vacanzieri estivi. Negli ultimi anni il Portogallo è diventato meta di un considerevole numero di pensionati (soprattutto del Belpaese) che si trasferiscono li per sei mesi all’anno attratti dalle agevolazioni volute dal governo centrale. Secondo le normative fiscali, infatti, chi si trasferisce a vivere nel territorio portoghese e percepisce una pensione nella terra d’origine è esente da qualsiasi tassa sul reddito per 10 anni. Come accennato, per ottenere le agevolazioni è sufficiente soggiornare in Portogallo per almeno sei mesi e ottenere così lo status di “residente non abituale” che dà diritto alle agevolazioni.

Perché non si andrebbe a perdere nulla – Grazie al forte appeal sugli stranieri, metà dell’Irpef che si perderebbe per la detassazione nelle aree prescelte, si recupererebbe con Iva e accise sui consumi. E soprattutto, ne sono convinti gli ideatori della proposta, i giovani sarebbero incentivati a imparare le lingue e si avrebbe un vistoso impatto anche sulla occupazione locale. il Meridione, in definitiva, si metterebbe finalmente in moto.

Fonte: TiscaliNews

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