The Explosive Secret Recording That Shows How Russia Tried To Funnel Millions To The “European Trump”

Secondo la ricostruzione di BuzzFeed uno “stretto collaboratore” di Matteo Salvini negozia i termini di un accordo che avrebbe portato milioni di dollari alla Lega.

Con il titolo The Explosive Secret Recording That Shows How Russia Tried To Funnel Millions To The “European Trump”, il giornale online americano Buzzfeed ha rivelato di essere in possesso di una registrazione audio in cui, durante un incontro a Mosca, si sentono parlare uno “stretto collaboratore” del vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini con uomini russi per negoziare i termini di un accordo che avrebbe portato decine di milioni di dollari alla Lega. Lo stretto collaboratore di cui si parla è Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia-Russia e responsabile per il Carroccio dei rapporti con Mosca. Lo scopo “aperto” di quella riunione – a cui parteciparono tre italiani e tre russi – era un accordo petrolifero, dice Buzzfeed, ma il vero obiettivo era spingere l’Europa su una linea nazionalista, più in linea con la Federazione Russa. BuzzFeed News non è riuscito a identificare i tre russi ma per due volte che avrebbero dovuto fornire i dettagli al “vice primo ministro” (Dmitry Kozak), spiegando di sperare di ottenere la “luce verde” da “Mr. Pligin” la settimana seguente. Vladimir Pligin è definito come “membro potente” di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin.

A febbraio Salvini aveva negato tutto: “Soldi dalla Russia? Non è arrivato e non arriverà nulla” rispose a ilfattoquotidiano.it. Le leggi italiane proibiscono ai partiti di accettare donazioni estere, soprattutto di questa entità. Il ministro dell’Interno non partecipò alla riunione, ma come ricorda ancora il giornale americano era a Mosca in quei giorni: il giorno prima aveva incontrato proprio Kozak.

Secondo la ricostruzione di Buzzfeed l’incontro – avvenuto il 18 ottobre 2018 all’hotel Metropole – durò un’ora e 15 minuti e avrebbe coinvolto un’importante compagnia petrolifera russa che vendeva almeno 3 milioni di tonnellate di carburanteall’anno all’Eni per un valore di un miliardo e mezzo di dollari. L’acquisto e la vendita sarebbero stati operati attraverso intermediari, con i venditori che applicano una tariffa scontata a queste transazioni. Lo sconto avrebbe avuto un valore di circa 65 milioni di dollari, secondo i calcoli forniti a BuzzFeed News dagli analisti del settore, ed è questo denaro che sarebbe stato incanalato – in modo segreto e tramite intermediari – al Carroccio. I partecipanti a quell’incontro – specifica il giornale americano – erano chiari sul fatto che lo scopo dell’affare e del meccanismo di sconto era quello di sostenere la Lega, in particolare la campagna elettorale per le Europee.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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