Fca, dieselgate: “Falsati i dati sulle emissioni”. Titolo crolla in borsa

Le Authority statunitensi sarebbero pronte ad accusare la casa automobilistica Fiat Chrysler per aver falsato i dati sulle emissioni. Dopo il Dieselgate che aveva travolto Volkswagen ma di …

Le Authority statunitensi sarebbero pronte ad accusare la casa automobilistica Fiat Chrysler per aver falsato i dati sulle emissioni.

Dopo il Dieselgate che aveva travolto Volkswagen ma di fatto risparmiato l’ex casa torinese, ora gli strali dei controllori Usa si abbattono sul gruppo guidato da Sergio Marchionne. A farne le spese sono i titoli in Borsa che alla notizia crollano dell’11,8% a Wall Street e vengono congelati a Milano, dove poi precipitano.

L’Agenzia per la Protezione ambientale americana si appresta dunque ad accusare Fca di aver usato un software per consentire emissioni diesel sopra i limiti, senza che fossero rintracciate dai test.

La notizia è stata lanciata dall’agenzia di stampa Associated Press citando alcune fonti, secondo le quali il software ha consentito di violare le norme sull’inquinamento. Fiat Chrysler automobiles avrebbe montato sui motori diesel di circa 100.000 veicoli un software che ha consentito emissioni superiori a quanto consentito dalla legge.

Fca Us ritiene che “i propri sistemi di controllo delle emissioni rispettino le normative applicabili”. La società – afferma un comunicato – intende collaborare con la nuova Amministrazione “per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo, rassicurando l’Epa e i clienti di Fca Us sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili”. (Ansa)

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Marchionne: Fiat Chrysler non ha imbrogliato su emissioni, critica Epa

(Reuters) – L’AD di Fiat Chrysler Sergio Marchionne nega che il gruppo abbia imbrogliato nei test delle emissioni diesel e attacca a sua volta l’agenzia per la protezione dell’ambiente Usa (Epa) per aver fatto un tale annuncio “in pompa magna”.

In una conferenza stampa convocata poco dopo l’annuncio dell’Epa, che ha accusato la casa automobilistica di aver violato il “clean air act” installando un software in grado di consentire maggiori emissioni in 104.000 veicoli diesel negli Usa [ID:nL5N1F2578], l’AD ha difeso il gruppo.

“Non abbiamo fatto niente che sia illegale”, ha detto l’AD. “Non c’è mai stato alcun intento di creare condizioni per ostacolare i test. E’ assolutamente senza senso”.

Marchionne ha quindi detto che non ha dubbi che la decisione dell’Epa impatterà sulle vendite dei veicoli interessati dal giudizio dell’Epa, ma ha anche detto che Fiat Chrysler continuerà a venderli.

Considerato il tonfo del titolo in Borsa dopo l’annuncio dell’Epa – Fiat Chryselr ha chiuso a piazza Affari in calo del 16,1% e a Wall Street il titolo cede quasi il 12% – Marchionne ha tenuto a precisare che non c’è paragone tra la vicenda di Volkswagen e quella di Fca.

Infine tornando alle critiche all’Epa, l’AD ha detto che l’agenzia avrebbe potuto aver risolto il problema direttamente con Fca senza bisogno di annunci pubblici e ha definito le notizie riportate “sproporzionate”.

Marchionne ha infine affermato che lavorerà con la nuova amministrazione di Donald Trump per lasciare la vicenda alle spalle.

“FCA intende lavorare con la nuova amministrazione per presentarle il proprio caso e risolvere la questione in modo giusto e equo”.

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(Reuters) – L’agenzia Usa per la protezione dell’ambiente accusa Fiat Chrysler di avere violato il “clean air act”, installando un software in grado di consentire maggiori emissioni in 104.000 veicoli diesel negli Stati Uniti.

Fca Us non ci sta e si dice contrariata dal fatto che l’Epa abbia scelto di emettere una “notice of violation” in merito alla tecnologia di controllo delle emissioni impiegata nei motori diesel leggeri da 3.0 litri, modelli 2014-2016, della società.

In una conferenza stampa il ceo, Sergio Marchionne, ha detto che non c’è alcun confronto con lo scandalo che ha travolto Volkswagen sulle emissioni nel diesel e che l’azienda non ha fatto nulla di illegale, definendo le notizie emerse oggi sproporzionate.

Il manager ha poi sottolineato che la casa automobilistica continuerà a vendere i modelli coinvolti dal giudizio di Epa sulle emissioni, anche se la decisione inciderà sulle vendite dei veicoli coinvolti negli Stati Uniti.

Il mercato ha penalizzato i titoli della casa automobilistica italoamerica che sono crollati: a Milano Fca ha lasciato sul terreno il 16,14%, mentre a Wall Street il titolo sta cedendo l’11,7%.

Fca Us intende collaborare con l’Amministrazione subentrante per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo, rassicurando l’Epa ed i clienti sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili, secondo un comunicato emesso prima della conferenza stampa.

L’azienda rileva che i motori diesel di Fca Us sono equipaggiati con hardware di controllo delle emissioni all’avanguardia, ivi incluso la tecnologia selective catalytic reduction (SCR).

Secondo il comunicato, la casa automobilistica ha proposto diverse iniziative per risolvere le preoccupazioni dell’Epa, incluso lo sviluppo di estese modifiche del software delle proprie strategie di controllo, che potrebbero essere immediatamente applicate nei veicoli in questione, per ulteriormente migliorarne le prestazioni in termini di emissioni.

 

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1 commento

  1.   

    Sarò maliziosa, ma credo che Marchionne paghi lo scotto di  essere entrato nelle grazie di Trump.