In Borsa vendite massicce, nuovi scandali auto: Renault -10% e FCA -8%

Giornata drammatica per le borse europee e per Piazza Affari, che archiviano ampie perdite, anche se chiudono sopra i minimi raggiunti nel pomeriggio. A deprimere i mercati hanno …

Giornata drammatica per le borse europee e per Piazza Affari, che archiviano ampie perdite, anche se chiudono sopra i minimi raggiunti nel pomeriggio.

A deprimere i mercati hanno contribuito il nervosismo scaturito dagli attacchi terroristici di Giacarta e dalla volatilità del petrolio.

Denaro bruciato soprattutto dalle auto (Stoxx auto -3,67%), per l’ipotesi di nuovi scandali per Renault e per le voci di vendite gonfiate per Fiat Chrysler (leggi: Fiat Chrysler denunciata in Usa: paga per gonfiare i dati di vendita). La Renault affonda del 10,28% ed FCA del 7,94%.

Sul fronte economico, il Beige Book della Fed ha confermato una crescita modesta, mentre i verbali della BCE hanno confermato che vi sono molte divisioni all’interno del Board sulla politica da seguire.

L’Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,21%. Perde terreno l’oro, che scambia a 1.082,3 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,01%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,74%), che raggiunge 31,01 dollari per barile.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota 107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all’1,57%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, crolla Francoforte, con una flessione dell’1,67%, soffre Londra, che evidenzia una perdita dello 0,72%, e vendite a piene mani su Parigi, che soffre un decremento dell’1,80%.

Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno l’1,67%; sulla stessa linea, viene venduta parecchio il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 21.514 punti. In forte calo il FTSE Italia Mid Cap (-1,93%), come il FTSE Italia Star (-2,4%).

Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,36 miliardi di euro, con un incremento del 25,49%, rispetto ai precedenti 2,68 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,92 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,1 miliardi, mentre i contratti si sono attestati a 371.758, rispetto ai precedenti 287.624.

Su 228 titoli scambiati sulla borsa di Milano, 182 azioni hanno chiuso in territorio negativo, mentre 37 azioni hanno portato a casa un rialzo. Invariate le altre 9 azioni del listino milanese.

Risultato positivo a Piazza Affari per i settori Petroliferi (+1,25%) e Chimici (+0,49%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori Automotive (-6,05%), Servizi per la finanza (-4,47%) e Viaggi e intrattenimento (-3,28%).

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione sono in luce i bancari, grazie ai ragionamenti sulla creazione di una bad bank: Banca Mps chiude con un ampio progresso dell’1,80% e Banca Popolare dell’Emilia Romagna avanza di un discreto +1,72%.

Ben comprata ENI, che segna un forte rialzo dell’1,40%, complice il recupero pomeridiano del petrolio.

La peggiore performance è di Fiat Chrysler Automobiles, che crolla del 7,94%, trascinando con sé la cassaforte degli Angelli, Exor, che registra un ribasso del 7,36%, e Ferrari, che lascia sul tappeto il 4,62%.

In caduta libera Finmeccanica, che affonda del 4,49%.

Fonte: Teleborsa

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