Mps, piano da 10 miliardi di sofferenze al vaglio di Francoforte e Bruxelles

La vigilanza bancaria europea si riunisce oggi per esaminare il piano con cui Banca Mps ha risposto alla richiesta della Bce di eliminare entro il 2018 circa 10 …

La vigilanza bancaria europea si riunisce oggi per esaminare il piano con cui Banca Mps ha risposto alla richiesta della Bce di eliminare entro il 2018 circa 10 miliardi di crediti deteriorati dai 24,2 di fine 2015.

Lo hanno detto a Reuters tre fonti che sono vicine al dossier.

Secondo una delle fonti, la soluzione proposta, che passa per la cessione in tempi molto rapidi di 10 miliardi di sofferenze nette, prevede ancora alcune varianti. Un aumento di capitale è previsto, ma “è ancora in forse, e su questo si aspetta la decisione di Francoforte e Bruxelles, se sarà possibile una garanzia pubblica sull’inoptato”. Altrimenti l’aumento dovrebbe essere garantito da un pool di banche in via di formazione.

La banca ha ricevuto dalla Bce l’indicazione preliminare di cedere 9,6 miliardi in due tranche tra il 2017 e il 2018.

Secondo un’altra delle fonti, il fondo Atlante può gestire con la sua dotazione attuale 10 miliardi di sofferenze nette grazie alla creazione di uno o più veicoli di cui il fondo sottoscriverebbe le tranche più rischiose. Il prezzo è ancora oggetto di discussione, ma si ipotizza un valore tra il 27% e il 33% del valore delle sofferenze, ora a carico nei libri del Monte al 36,7%.

“E’ chiaro che ogni punto di differenza comporta per la banca fabbisogni patrimoniali diversi”, commenta la fonte.

Ipotizzando una forchetta di cessione tra 27% e 33%, la perdita sull’operazione potrebbe essere circa tra un massimo di 2,7 milardi e un minimo di 1 miliardo.

Oggi a Siena si riunisce il consiglio di amministrazione della banca per un aggiornamento sui progetti in corso, mentre alla fine della prossima settimana è previsto il consiglio che esaminerà la semestrale.

Non è detto che già oggi la banca prenderà una decisione. (Reuters)

 

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