Rialzo tassi certo: disoccupazione Usa al 5%, dollaro forte, borse in calo

Le aziende assumono in forza in America, come non accadeva da anni. E con la creazione di nuovi posti di lavoro in ottobre negli Stati Uniti a quota …

Le aziende assumono in forza in America, come non accadeva da anni. E con la creazione di nuovi posti di lavoro in ottobre negli Stati Uniti a quota 271.000, molto al di sopra del consensus di 184.000, il mercato da’ per scontato un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione di dicembre. La reazione degli investitori e’ immediata: il dollaro si e’ subito rafforzato sull’euro, con il cambio eur/usd risulta in calo -0,26% a 1,0853, i futures azionari al New York Stock Exchange sono in ribasso (-0,50% lo S&P500), le commodities sono interessate da una massiccia ondata di sell. A fine giornata tuttavia il mercato ha retto, chiudendo in postivo, come si vede qui:

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Secondo il Bureau of Labour Statistics, gli occupati del settore non agricolo nel mese di ottobre sono saliti di 271 mila unità, risultando ben al di sopra delle attese degli analisti, che si attendevano una crescita di 184 mila unità rispetto alle 137 mila di settembre (142 mila la lettura preliminare). La creazione di nuovi posti di lavoro e’ avvenuta in tutti i settori. Gli occupati del settore manifatturiero, invece, sono rimasti invariati (-5 mila le attese), dopo il calo di 9 mila unità del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5%, al minimo dal 2008, dal 5,1% precedente e del consensus e comunque al minimo assoluto degli ultimi 7 anni.  Il numero di disoccupati totali si conferma a 7,9 milioni. Le retribuzioni medie orarie, infine, per la prima dal 2009 mostrano chiari segni di miglioramento. Gli economisti si attendono da questo dato la conferma della solidita’ dell’economia, in parallelo al calo della disoccupazione.

Il mercato del lavoro conferma quindi la buona crescita economica degli Stati Uniti. Il dato, che rappresenta una delle variabili più monitorate dalla Fed, potrebbe convincere la Banca Centrale americana ad alzare il costo del denaro nel meeting di dicembre, per la prima volta da dieci anni. Due giorni giorni fa, la chairwoman della Fed, Janet Yellen, aveva chiaramente lasciato intendere che il sentiero verso il rialzo dei tassi era tracciato: Borsa: vendite a pioggia, Yellen conferma rialzo tassi a dicembre.

L’economia americana in ottobre “ha creato posti di lavoro al passo piu’ veloce dell’anno e il tasso di disoccupazione e’ sceso al minimo da aprile 2008, mentre altri indicatori sottolineano un piu’ ampio miglioramento mercato del lavoro” e “i salari sono cresciuti al passo piu’ rapido di quanto fatto durante la ripresa”. Lo ha detto in una nota Jason Furman, presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca, sottolineando che “bisogna comunque compiere ulteriori passi per creare posti di lavoro e velocizzare la crescita dei salari”. Furman ha cosi’ commentato il dato di ottobre (+271.000 posti di lavoro, piu’ delle stime, e tasso di disoccupazione in calo al 5%, come previsto). “Il budget approvato e’ un passo avanti importante”, ma “c’e’ ancora lavoro da fare per espandere il trend positivo”, ha detto Furman, ricordando che sono stati creati 13,5 milioni di posti di lavoro in 68 mesi di crescita consecutivi, la serie migliore di sempre.

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Report Braking News, a cura di Market Strategy MPS Capital Services

Ø  I dati sul mercato del lavoro Usa sono risultati ampiamente migliori delle attese evidenziando una crescita dei nuovi occupati prossima alle 300.000 unità (271.000 contro attese di 185.00), l’incremento maggiore del 2015. Il dato riporta la media mensile dell’anno leggermente sopra le 200.000 unità.

Ø  L’elemento che ha maggiormente sorpreso il mercato è stata la forte accelerazione dei salari saliti del 2,5% a/a (contro attese stabili al 2,3%), ritornando sui livelli di crescita del 2009. Anche il tasso di disoccupazione ha evidenziato segnali di miglioramento attestandosi al 5% per la prima volta da metà 2008.

Ø  Il dato supporta la nostra ipotesi di un rialzo Fed nella riunione di dicembre

Ø  La reazione del mercato è stata negativa sul mercato obbligazionario con vendite concentrate soprattutto sul tratto a due anni (al massimo dal 2010). Forte apprezzamento del dollaro con il cambio EurUsd sceso ai minimi da aprile in prossimità di 1,07.

Tasso treasury a due anni (candele settimanali)

 

 

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