La Svizzera chiude le frontiere con l’Italia. Farnesina convoca l’ambasciatore

L’Ambasciatore della Confederazione Svizzera Giancarlo Kessler è stato convocato d’urgenza alla Farnesina sulla questione della chiusura notturna di tre valichi di frontiera, nonché sulle dichiarazioni che hanno accompagnato …

L’Ambasciatore della Confederazione Svizzera Giancarlo Kessler è stato convocato d’urgenza alla Farnesina sulla questione della chiusura notturna di tre valichi di frontiera, nonché sulle dichiarazioni che hanno accompagnato la decisione elvetica.

Lo riferisce una nota della Farnesina.

Kessler ha sottolineato al riguardo come si tratti di una misura temporanea e sperimentale, che andrà presto rivista nel quadro di un ulteriore miglioramento della collaborazione fra forze di sicurezza, alla luce dell’accordo vigente fra le polizie dei due Paesi, riferisce la nota della Farnesina.

Con l’occasione, da parte italiana è stata nuovamente ribadita la richiesta di pervenire nel più breve tempo possibile al superamento delle procedure di controllo del casellario giudiziario, che si applicano nei confronti dei soli lavoratori transfrontalieri italiani.

Come riconosciuto da parte svizzera, esse rappresentano una violazione dell’accordo sulla libera circolazione.

L’ambasciatore ha assicurato che da parte elvetica si sta operando per porre un termine a tali procedure, introducendo se del caso misure euro-compatibili.

Dal web

“L’ostilità nei confronti dei frontalieri è aberrante, il governo italiano blocchi la ratifica della seconda parte dell’accordo fiscale con la Svizzera fin quando non cesseranno i comportamenti discriminatori nei riguardi degli italiani”. Lo chiede la deputata del Partito democratico (PD) Maria Chiara Gadda.

Gadda è componente del comitato Schengen, e avanza questa richiesta alla luce delle chiusura notturna di tre valichi di confine con l’Italia e della richiesta del certificato penale per chi intenda lavorare in territorio elvetico.

“Decisioni – aggiunge l’esponente Dem con l’Adnkronos- che sono l’ennesimo tassello di un quadro aberrante, che manifesta un’ostilità nei confronti dei lavoratori transfrontalieri che dura da anni e che trova il principale artefice in Norman Gobbi”, esponente della Lega dei ticinesi e componente del governo del Canton Ticino.

“Non sono accettabili né le sue affermazioni discriminatorie e offensive nei riguardi degli italiani, né che temi così importanti relativi alla libera circolazione delle persone e delle merci e ai rapporti tra Stati che aderiscono all’area Schengen possano diventare oggetto di propaganda. E’ inconcepibile sentir dire che dall’Italia arriverebbe una minaccia alla sicurezza maggiore di quella che può giungere da Francia e Germania perché nel nostro Paese vi sarebbero organizzazioni criminali, significa non conoscere nulla della criminalità internazionale”.

Ma a Gadda preme denunciare, come già fatto con varie interrogazioni parlamentari, “una situazione generale di ostilità verso l’Italia che si protrae da anni e che trova espressione in diversi episodi: il dumping salariale nei confronti degli italiani che lavorano nelle fabbriche svizzere, tariffe per i parcheggi più elevate, restrizioni per le imprese artigianali che intendono stabilirsi in Svizzera. Per non parlare dei numerosi respingimenti nei confronti dei migranti, anche minori, che creano ulteriori difficoltà al nostro Paese”.

Di qui la necessità di una reazione forte da parte del governo italiano, tra l’altro messa nero su bianco in una mozione approvata dalla Camera, che chiede di bloccare la ratifica della seconda parte dell’accordo fiscale con la Svizzera, se non cesseranno le azioni discriminatori nei confronti dell’Italia.

“D’altra parte -spiega Gadda- è necessaria un’iniziativa forte da parte del governo svizzero per bloccare queste decisioni prese nel Canton Ticino e su questo versante anche la nostra ambasciata sta dispiegando tutto il suo impegno. Corretti rapporti internazionali richiedono infatti relazioni basate sulla parità e reciprocità”.

La deputata del Pd non risparmia una frecciata nei confronti della Lega nord, che “su questi temi dice tutto e il contrario di tutto, spesso seguendo le posizioni della Lega dei ticinesi”.

Fonte: Corriere del Ticino

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1 commento

  1.   

     
    che io sappia la chiusura notturna da parte della Svizzera riguarda alcuni valichi minori con l’Italia (non tutti), a causa di una serie di atti di criminalità
    valico di Ponte Cremenaga e altri due accessi minori fra le 23 e le 5