Lorenzin: “Prevenzione e sport fanno risparmiare miliardi in salute”

Il 70% delle malattie potrebbero essere prevenute con corretti stili di vita. Questo può valere anche per diabete o patologie mortali come il cancro. “Lo sport fa risparmiare …

Il 70% delle malattie potrebbero essere prevenute con corretti stili di vita. Questo può valere anche per diabete o patologie mortali come il cancro.

“Lo sport fa risparmiare lo Stato” perché chi pratica attività fisiche in modo costante riesce a realizzare una importante opera di prevenzione per la propria salute e per le casse dello Stato. Ad affermarlo è stata stamane il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha partecipato presso l’università Luiss di Roma ad un convegno sul tema “Salute e sport: un binomio essenziale per il sistema-Paese. Le sfide del prossimo futuro” al quale ha partecipato anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Nel corso del suo incontro con gli studenti delle facoltà di Diritto amministrativo e penale e delle Scienze mediche e biotecnologiche nell’ateneo romano, il ministro ha fatto notare che il nostro paese investe ogni anno ben 111 miliardi di euro per la medicina di prevenzione e che l’impatto della prevenzione sui risparmi in sanità risultano “incalcolabili”. “Si pensi solo – ha poi aggiunto il ministro – che sono accertati almeno 3 miliardi di risparmi per quanto riguarda la prevenzione del solo diabete. Mentre il 70% delle malattie potrebbero essere prevenute con corretti stili di vita. Questo – ha aggiunto – può valere anche per patologie mortali come il cancro. Per questo – ha poi detto il ministro – lo sport assume un grande ruolo anche sotto l’aspetto della riabilitazione”.

Un concetto questo ribadito anche dal presidente del Coni Malagò, il quale ha definito i 400 milioni che lo Stato destina al Comitato olimpico nazionale una “goccia” rispetto a ciò che lo sport fa risparmiare in termini di costi sanitari. “Il nostro bilancio, in questo senso – ha aggiunto Malagò – può considerarsi soddisfacente se si pensa che oggi il 60% degli italiani fa una pratica sportiva e il 33,7% con una frequenza settimanale. I problemi, sotto questo punto di vista – ha concluso Malagò – li abbiamo soprattutto al sud ed in regioni come la Sicilia e la Campania che hanno in totale ben 12 milioni di abitanti”.

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