‘New York Times’ supera 1 milione di abbonati online

Diciotto anni dopo lo sbarco sul web e quattro anni dopo aver introdotto un “firewall” a pagamento. Nel 2007 ci fu la profezia del suo editore Arthur Sulzberger, …

Diciotto anni dopo lo sbarco sul web e quattro anni dopo aver introdotto un “firewall” a pagamento.

Nel 2007 ci fu la profezia del suo editore Arthur Sulzberger, ovvero che nell’arco di un lustro avrebbe mandato il pensione il New York Times di carta, ebbene, la “Vecchia Signora in Grigio” è ancora in edicola. E tuttavia per il più influente quotidiano americano la scelta digitale si è rivelata vincente. Diciotto anni dopo lo sbarco sul web e quattro anni dopo aver introdotto un “firewall” a pagamento, il giornale ha superato recentemente il milione di abbonati online, un record mondiale, che si aggiungono al milione e centomila abbonati su carta e sul web. “In totale abbiamo più sottoscrittori di quanto sia mai successo nei 164 anni della nostra storia” ha detto il direttore Dean Baquet che, in un messaggio di ringraziamento ai lettori, ha annunciato di aver alzato il “firewall” su 50 articoli di particolare valore usciti da quando nel 2011 il New York Times ha introdotto lo sbarramento.

All’epoca ci furono polemiche e previsioni fosche, ma il balzello mensile non ha evidentemente scoraggiato il pubblico: “La traiettoria continua in forte crescita”, ha spiegato il Ceo Mark Thompson, chiamato dalla Bbc a New York proprio per sostenere il cammino digitale. Segno dei tempi dunque, ma, secondo Baquet, anche un omaggio al modo del New York Times di fare buon giornalismo. “Molte redazioni – ha spiegato Baquet – di fronte alla concorrenza della stampa online hanno ridotto sensibilmente il numero dei giornalisti. Il New York Times non lo ha fatto. Abbiamo lo stesso numero di reporter di quindici anni fa, ma i nostri ranghi ora includono grafici, sviluppatori, videogiornalisti e altri innovatori digitali”. Secondo il direttore del New York Times, questo tipo di giornalismo richiede esperienza, ecco perché il Times impiega medici per le pagine della salute, economisti per l’economia, cartografi per disegnare mappe.

Un giornalista del Times laureato in legge a Yale ha scritto l’articolo sulla decisione della Corte suprema che ha legalizzato le nozze gay, mentre un ex capitano dei Marines ha firmato la storia sulle armi chimiche abbandonate in Iraq. La “pietra miliare” del milione di abbonati online è “un grosso successo”, e tuttavia non è chiaro se riuscirà a assicurare il futuro finanziario del giornale, ha osservato la Public Editor Margaret Sullivan. Quantomeno, ha avuto successo per mantenere il Times a galla: come il resto del settore, il quotidiano della famiglia Sulzberger soffre di un calo delle inserzioni a stampa e in agosto ha registrato un 13% del calo degli incassi pubblicitari, cifra che è stata compensata dagli aumenti dei ricavi sul web.

di Alessandra Baldini/ANSA

 

 

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