Obama: “La Russia è debole, ha un’economia piccola, non produce nulla, non innova” – VIDEO

Nella sua ultima conferenza del 2016, Barack Obama ha sostenuto che la Russia – accusata di avere hackerato il partito democratico durante le elezioni presidenziali – non può …

Nella sua ultima conferenza del 2016, Barack Obama ha sostenuto che la Russia – accusata di avere hackerato il partito democratico durante le elezioni presidenziali – non può fare nulla per indebolire gli Usa: “E’ un Paese più piccolo e più debole” rispetto alla prima economia al mondo.

Parlando in una sala stampa gremita dalla Casa Bianca, il presidente uscente ha aggiunto che l’economia russa “non produce nulla che la gente vuole” a parte il petrolio, il gas e le armi. L’unico modo che Mosca può condizionare Washington “è se noi perdiamo traccia di chi siamo”, “se abbandoniamo i nostri valori”.

Il 44esimo Commander in chief ha detto che “Putin può indebolirci cosi’ come sta cercando di indebolire l’Europa se accettiamo la nozione che è ok intimidire la stampa, imprigionare i dissidenti o discriminare le persone”.

Il presidente Barack Obama: “La Russia non può cambiare noi, o indebolirci significativamente. Sono un paese più piccolo, sono un paese più debole, la loro economia non produce nulla che qualcuno voglia comprare, tranne petrolio, gas e le armi… non innovano, ma possono avere un impatto su di noi se perdiamo traccia di ciò che siamo. Possono influire se abbandoniamo i nostri valori. Putin ci può indebolire, proprio come sta cercando di indebolire l’Europa”.

Elezione Trump: “Putin interferì di persona sul voto Usa”. Ha coordinato gli hacker russi – VIDEO & Report

Conferenza stampa di fine anno del presidente Barack Obama prima di partire per le tradizionali vacanze di fine anno alle Hawaii. “Rispetto ad 8 anni fa l’America è diventata più forte e prospera”.

Il presidente uscente, facendo il bilancio dei suoi otto anni alla Casa Bianca, ha sottolineato in particolare come non vi siano stati attentati terroristici sul suolo americano, l’accordo sul nucleare iraniano, il nuovo corso delle relazioni con Cuba e l’accordo di Parigi sul clima.

Parlando della guerra civile in Siria e della crisi umanitaria ad Aleppo il presidente uscente ha detto che il mondo intero “è unito dall’orrore e dalla feroce aggressione ad Aleppo”, una “carneficina con cui (Bashar) Assad non otterrà alcuna legittimità”. Obama ha chiesto che ad Aleppo vengano schierati “osservatori imparziali” per assicurare l’evacuazione sicura dei civili, operazione avviata ed interrotta più volte negli ultimi giorni. “Il sangue dei siriani è sulle mani del regime di Assad, della Russia e dell’Iran”.

Barack Obama si augura che il suo successore, Donald Trump condivida la necessita che gli Stati Uniti “restino immuni da potenziali interferenze esterne” come è avvenuto nel processo elettorale dove “i russi si sono resi responsabili di violazioni” dei dati del partito democratico.

“All’inizio di settembre quando ho incontrato il presidente Putin in Cina ho ritenuto che il modo più efficace per assicurarmi che non si innescasse (un’escalation di guerra cibernetica, ndr) era di parlare con lui direttamente e dirgli di smetterla e avvertirlo che ci sarebbero state gravi conseguenze se non l’avesse fatto”.

Obama, parlando della questione, ha aggiunto di sperare che il prossimo presidente possa garantire sicurezza contro gli hacker, facendo riferimento a Donald Trump, senza citarlo direttamente, che prederà il suo posto il prossimo 20 gennaio.

Infine Obama ha detto che la Cina ha ridotto lo spionaggio dopo aver ricevuto un avvertimento dagli Stati Uniti.

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6 commenti

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    ***[post cancellato dalla redazione]***

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    I 14 segnali sull’esistenza di un complotto per per usare la Russia come pretesto per derubare Trump della presidenza il 19 dicembre o il 6 gennaio
    Fonte: The Economic Collapse
     
    http://www.controinformazione.info/i-14-segnali-sullesistenza-di-un-complotto-per-per-usare-la-russia-come-pretesto-per-derubare-trump-della-presidenza-il-19-dicembre-o-il-6-gennaio/
     
    di  Michael Snyder
    Donald Trump potrebbe ritrovarsi legalmente derubato della sua elezione il 19 dicembre, quando il Collegio Elettorale esprimerà il proprio voto, oppure il 6 gennaio, quando il Congresso si riunirà in seduta plenaria per contare questi voti. In questo momento, gli apparati di potere sono nel panico completo e sembrano essersi accordati sul fatto che “l’interferenza russa nelle elezioni” sarà il pretesto che si propongono di utilizzare per cercare di sottrarre la presidenza a Trump. Come vedrete più avanti nell’articolo, c’è un grande sforzo per cercare di convincere i membri del Collegio Elettorale, che dovrebbero essere vincolati al voto per Trump, affinché diano invece la loro preferenza a qualcun altro.
     
    E se questo non dovesse funzionare, si sono già poste le basi affinché i voti del Collegio Elettorale possano essere potenzialmente invalidati quando il Congresso si riunirà in seduta plenaria per contare questi voti, il 6 gennaio. Più avanti nell’articolo spiegherò come questo potrebbe succedere, ma prima vediamo i 14 segnali che rivelano l’esistenza di un complotto per usare la Russia come pretesto per derubare Donald Trump della presidenza…
    1) Un gruppo di 10 Elettori Presidenziali ha inviato una lettera al direttore della National Intelligence, James Clapper, chiedendo di essere informati sui tentativi russi per interferire nelle elezioni di novembre. Questo gruppo è capeggiato dalla figlia di Nancy Pelosi, Christine.
    2) L’entourage della Clinton sta pubblicamente sostenendo la necessità che i membri del Collegio Elettorale vengano sottoposti ad un “briefing di intelligence” sulle interferenze russe, prima del loro voto.
    3) Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest ha affermato che “Donald Trump ha chiesto alla Russia di hackerare i suoi oppositori” e che “Trump ha beneficiato della malevola attività cibernetica dei russi”.
    4) Il leader della maggioranza del Senato, Mitch McConnell, ha annunciato che è favorevole ad una indagine “sull’interferenza elettorale russa”.
    5) Domenica, i senatori degli Stati Uniti Chuck Shumer, Jack Reed, John McCain e Lindsey Graham hanno annunciato che desidererebbero molto un’indagine sulle interferenze elettorali russe.
    6) Il deputato americano David Cicilline ha esortato gli Elettori a prendere in considerazione, prima di esprimere il loro voto, “l’entità delle interferenze straniere nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, che potrebbero averne influenzato il risultato finale”.
    7) Il deputato americano Jim Himes ha definito Donald Trump “un pericolo per la repubblica” e sta pubblicamente incoraggiando i membri del Collegio Elettorale a votare per qualcun altro, piuttosto che per Donald Trump, il 19 dicembre. Non ricordo che un esponente del Congresso abbia mai suggerito, in tutte le altre elezioni, ai membri del Collegio Elettorale, di fare una cosa del genere.
    8) Time Magazine sta apertamente facendo pressioni sui membri del Collegio Elettorale affinché votino per qualcun altro, piuttosto che per Donald Trump, il 19 dicembre.
    9) L’ex direttore generale della CIA ha baldanzosamente dichiarato che i tentativi russi di alterare il risultato delle elezioni presidenziali di novembre sono stati “l’equivalente politico dell’11 settembre”.
    10) L’ex agente della CIA Bob Baer ha parlato di recente alla CNN e ha pubblicamente chiesto nuove elezioni se, a causa delle interferenze russe, fosse provata l’illegittimità della prima votazione.
    11) L’ex operativo della CIA e già candidato presidenziale Evan McMullin ha affermato che Trump “non è un Americano leale”, perché i suoi orientamenti non sono abbastanza anti-russi.
    12) L’Huffington Post sta spacciando una decisione della corte federale, risalente al 1995, come un precedente che potrebbe essere usato per sottrarre la presidenza a Donald Trump ed offrirla ad Hillary Clinton, se un tribunale scoprisse che le interferenze russe hanno alterato il risultato elettorale.
    13) Il responsabile per le comunicazioni di Hillary Clinton, Jennifer Palmieri, ha dichiarato che “uno stato straniero” ha cercato di penetrare nel suo account Gmail qualche giorno prima delle elezioni.
    14) Barak Obama ha ordinato alla comunità dell’intelligence di raccogliere tutte le prove possibili sulle interferenze elettorali russe e di consegnare a lui le suddette prove prima del termine del suo mandato.
    La maggior parte dei sostenitori di Trump non si rende conto di quanto tutto questo sia serio. Il potere in carica odia Trump nel modo più assoluto e vuole trovare un modo per impedire il suo insediamento. Ora che hanno incominciato ad usare questo pretesto dell’“hackeraggio russo”, hanno in mente di utilizzarlo nel modo più aggressivo possibile. Un articolo appena uscito su Time Magazine spiega come questo problema potrebbe potenzialmente indurre qualche membro del Collegio Elettorale a cambiare il proprio voto…
    E, come se non bastasse, adesso veniamo a sapere che i Russi hanno avuto un ruolo determinante nel manipolare le informazioni a disposizione del popolo americano, in un tentativo concordato di favorire l’elezione di Trump. Anche se Trump non fosse direttamente implicato, non è forse un dovere, per i membri del Collegio Elettorale, prendere in considerazione la possibilità che le elezioni presidenziali del 2016 siano state alterate da una potenza straniera? E non dovrebbe importare il fatto che tale potenza straniera abbia agito così per favorire l’elezione di un particolare candidato? Come aveva già chiarito Alexander Hamilton, questa era una delle preoccupazioni più importanti dei Padri Fondatori. Come illustrato da Hamilton nei “Federalist Papers”, la ragione principale (dell’istituzione) del Collegio Elettorale era la necessità di proteggere la nostra nazione dal “desiderio di potenze straniere di avere una impropria influenza sui nostri organi legislativi…facendo pervenire uno dei loro alla carica più alta dell’Unione”.
     

    ecc…

     

  3.   

    http://www.maurizioblondet.it/brevi-cronaca-non-leggerete-altrove/http://www.maurizioblondet.it/brevi-cronaca-non-leggerete-altrove/

    Ultimo decreto Obama: finanziamento pubblico per Planned Parenthood, che vende organi di aborti.
     
    E’ l’estrema disposizione del Dipartimento Salute e Servizi Umani, prima di decadere: il divieto di tagliare  i fondi federali alle cliniche affiliate ad Planned Parenthood ed altri ambulatori che praticano aborti, ed entrerà in vigore due giorni prima dell’insediamento di Trump  il 20 gennaio.
     
     
    Il decreto è emanato allo scopo di bloccare il tentativo di una dozzina di Stati americani di tagliare i fondi pubblici al Planned Parenthood, dopo che agghiaccianti video –  presi da agenti di un gruppo pro-life che si fingevano acquirenti – avevano dimostrato che i loro membri e associati praticavano la vendita di organi dei feti, a scopo di lucro.
     
    Nel primo video si vedeva una dirigente del P, la dottoressa Debora Nucatola, vantare: “Siamo diventati molto bravi ad ottenere cuore, polmoni, fegato [intatti] perché lo sappiamo, sicché non vado a schiacciare quella parte; schiaccio al disopra, e cerco di avere tutto ciò intatto”.
     
    In un altro video, una  dottoressa Savita Ginde spiegò la politica dei prezzi: “Non addebitiamo un prezzo piatto [per bambino] di 200 dollari. La cosa [vendita]   articolo per  articolo [organi separati] funziona meglio, perché possiamo vedere quanto ricavarne.  Nel video, ride davanti a una bacinella piena di reni fetali: “Roba buona da vendere”.
     
    Siccome è vietato per legge vendere parti di aborti, gli stati hanno almeno tentato di sottrarre al  gigantesco ente “privato” e creato dai Rockefeller, i fondi pubblici. Operazione difficilissima…Finalmente, la commissione  Giustizia del Senato, ha deferito il Planned PArenthood all’FBI, dopo una indagine indipendente che documenta la continuità e vastità dell’azione criminosa a scopo di lucro: ciò, il 13 dicembre. A  questo punto è  intervenuto il decreto di Obama a salvare l’industria abortiva.

     

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    ***post cancellato dalla redazione***

    viola palesemente le Regole di scrittura e comportamento di Wsi.co

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    tu non sai di cosa parli. Non c’eri in America nell’ottobre-novembre 2008, quando Obama fu eletto ereditando il distastro buco-nero creato dagli 8 anni anni (quelli si) di George W. Bush, dopo la bancarotta di Lehman Brothers, se segui la borsa dovresti sapere che il numero sulla disoccupazione con una perdita di 5-600.000 posti di lavoro al mese, era da catastrofe economica, le banche fallivano e si fondevano, vendute a 1 centesimo per 1 dollaro, il mercato immobiliare crollo’ -40% in quasi tutte le maggiori citta’. Fammi ridere tu (e scrivi meglio! non posso leggere post con scritto fammi iol piacefe…. )
     

    Originariamente inviato da neeext:  “Rispetto ad 8 anni fa l’America è diventata più forte e prospera” ma fammi iol piacefe…. guardate questo film….opoi ne riparliamo Zeitgeist: the Movie – ITA [FULL MOVIE] https://youtu.be/pvLZ6yl-ZhQ   neeeXt!  

     

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     “Rispetto ad 8 anni fa l’America è diventata più forte e prospera” ma fammi iol piacefe….
    guardate questo film….opoi ne riparliamo
    Zeitgeist: the Movie – ITA [FULL MOVIE]
    https://youtu.be/pvLZ6yl-ZhQ
     
    neeeXt!