Sinistra italiana “sold out”

Il problema è che Fassina e Soci hanno venduto una scatola con dentro nulla: nessuno sa se, quando e soprattutto come, nascerà questo soggetto politico. Con questa definizione …

Il problema è che Fassina e Soci hanno venduto una scatola con dentro nulla: nessuno sa se, quando e soprattutto come, nascerà questo soggetto politico.
Con questa definizione “Sold out”  è stata definita l’interessante iniziativa per annunciare la modifica della denominazione del gruppo Parlamentare di SEL in “Sinistra italiana – Sinistra ecologia libertà”.
Qualcuno sostiene che Fassina, sorridendo, avesse proposto “Italia sinistra”, ma è sicuramente un falso, anche perché quando mai si è visto Fassina sorridere….?
C’è stato molto entusiasmo, molti hanno creduto che stesse nascendo il nuovo soggetto politico a sinistra del PD, altri cercavano Civati, perché D’attorre ha dichiarato a tutta la stampa che Civati non entrerà nel gruppo, ma che farà parte del nuovo soggetto politico, ma nella calca generale, considerato che è anche un po’ bassino, nessuno si è preoccupato per non averlo visto….
Venduto! questo l’annuncio entusiasta usato dalla redazione del sito di Sel e da qualche giornalista e questa definizione da il senso complessivo della cosa. Testimoni inaspettati di questa manifestazione sono stati, tra gli altri, Giorgio La Malfa, Cesare Salvi, qualche dirigente  in incognito del Partito democratico…. Il teatro Quirino di Roma nonostante i suoi 800 posti era stracolmo, tanto che i vigili del fuoco hanno, quasi con la forza, impedito l’ingresso ad altrettante persone, vogliose di assistere a quella che potrebbe essere la riunificazione della Sinistra italiana. Certo forse il posto scelto non era adeguato, ma magari 800 posti erano, in sostanza, l’ambizione di questa nuova aggregazione di parlamentari. Mai come in questo caso la definizione “sold out” è quanto mai efficace: giornali, agenzie, social tutti annunciano entusiasti la nascita di una cosa nuova, assolutamente non rossa, si precipitano tutti a rassicurare, ma il vero problema è che non è nato nulla…. il problema non è il colore, non è se i partecipanti erano 1500 o 2000, ma la metà non hanno potuto assistere, il problema è che hanno, appunto,  venduto una scatola con dentro nulla: nessuno sa se, quando e soprattutto come, nascerà questo soggetto politico, per cui è comprensibile che si sia più che soddisfatti. E mentre i renziani dell’ultima ora postano sui social le foto di happy Days, noi vorremmo sommessamente domandare a Fassina, candidato di Sinistra Italiana a Sindaco di Roma, senza primarie e senza che sia nato alcun partito, se è convinto veramente di avere una proposta di governo alternativa al liberismo da Happy days di Renzi? Perché oltre al fatto che non capiamo il collegamento tra Renzi ed Happy days, anzi riteniamo i giorni del suo governo particolarmente infelici, abbiamo anche dei dubbi che Renzi sia un liberista: difficile definire così uno che in vista delle elezioni cancella  tasse per rimetterle l’anno successivo alle prossime elezioni politiche….. secondo noi più che liberista si chiama furbetto!
Intendiamoci vorremmo tutti che la sinistra italiana si aggregasse  in un unico contenitore, ma riteniamo che non si tratti di una ri-aggregazione, perché la sinistra italiana non si è mai aggregata, a meno che non vogliamo considerare sinistra solo la cultura postmarxista degli ex PCI, il rischio che quella parola “sinistra” significhi proprio questo è fortemente presente, oggi è importante avere una visione europea, stabilire un campo largo, definire i confini di questo campo, che non vanno misurati troppo sul diritto al lavoro, o, peggio sulla scelta di priorità tra ambiente e lavoro, quanto sul significato di democrazia, sul rispetto delle istituzioni, sulla laicità, sui diritti complessivi, dei quali il lavoro è una parte, sulle regole  per il mercato e lo sviluppo, sulla libertà di espressione, su un nuovo welfare, ma soprattutto su una cultura del limite…. insomma paradossalmente più su temi di “ecologia” e di “libertà” che su temi di “sinistra”. E sono cose che si vivono direttamente anche nella politica amministrativa, nel modo di scegliere i candidati a Sindaco, nel modo di riconsegnare la sovranità al popolo, magari anche consultandolo sul nome da scegliere, invece che deciderlo in una stanza in 5 o 6. Per esempio, siamo certi che questo tipo di Europa ha portato alla crisi economica attuale, ma siamo altrettanto certi, a differenza di Fassina, convintamente anti-euro, che la moneta unica sia stata uno scudo per il nostro paese e non un orpello. Insomma crediamo che la strada è giusta, ma che si sia persa una grande occasione, speriamo nel futuro…..
di Riccardo Mastrorillo

Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da Critica liberale

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