Trump morto, come candidato. Video e commenti volgari sulle donne. Scambio con il vice Pence? Repubblicani ‘nauseati’

”Donald Trump dovrebbe lasciare”. Lo afferma l’ex segretario di Stato Condoleezza Rice, una delle persone chiave nell’amministrazione repubblicana di George W. Bush. ”Come repubblicana mi auguro di sostenere …

”Donald Trump dovrebbe lasciare”. Lo afferma l’ex segretario di Stato Condoleezza Rice, una delle persone chiave nell’amministrazione repubblicana di George W. Bush. ”Come repubblicana mi auguro di sostenere qualcuno che ha la dignita’ e la statura per essere presidente della piu’ grande democrazia della terra” mette in evidenza Rice, aggiungendosi al coro di repubblicani che prendono le distanze da Trump.

 © ANSA

Dopo l’ennesimo episodio da cui risulta con evidenza la grottesca e imbarazzante inadeguatezza di Donald Trump per il ruolo a cui aspira, la presidenza degli Stati Uniti, spunta l’ipotesi di un cambio della guardia ai vertici del ticket repubblicano per la Casa Bianca tra Donald Trump e Mike Pence.

”E’ ora che Donald Trump si ritiri dalla corsa e che Mike Pence prenda il suo posto”, afferma l’ex governatore repubblicano dello Utah ed ex candidato presidenziale nel 2012 John Huntsman.

Il video pubblicato dal Washington Post in cui Donald Trump usa frasi volgari sulle donne potrebbe essere “la pietra tombale” sulla sua campagna elettorale”: lo affermano fonti vicine al tycoon riportate dalla Cnn.

“Ho sbagliato e mi scuso”. Lo dice Donald Trump dopo il video pubblicato dal Washington Post nel quale usa frasi volgari riferendosi a due donne (vedi sotto transcript). Le frasi del candidato repubblicano alla Casa Bianca risalgono a più di 10 anni fa. “Non riflettono” l’uomo che sono adesso, ha detto.

Lo staff della campagna di Trump ha diffuso un video di un minuto e mezzo sugli account dei social network del candidato repubblicano. Il video di scuse è arrivato alcune ore dopo che il Washington Post e la rete televisiva Nbc avevano pubblicato un video del 2005 in cui il candidato repubblicano si vanta di avere baciato, palpeggiato e tentato di avere rapporti sessuali con donne al di fuori del matrimonio.

“Ho detto e fatto cose di cui mi rammarico, e le parole che si trovano in questo video di oltre 10 anni fa sono alcune di esse”, dice Trump nel nuovo video di scuse.

E poi: “Ipocriti moralisti”: cosi’ su Twitter Donald Trump stronca i big del partito repubblicano che in queste ore a gran voce chiedono una sua uscita di scena, tra cui almeno 16 senatori e personalità di spicco come i Bush e Condoleezza Rice.

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Anatomia di uno scoop: alle 11 l’imbeccata della “gola profonda”, alle 17 il pezzo sul sito. La bufera su Donald Trump per il video scandalo di Access Hollywood e’ nato da una segnalazione anonima al giornalista del Washington Post David Fahrenthold. Una “deep throat”, come ai tempi di “Tutti gli uomini del Presidente”, che nel caso di Trump, secondo molti osservatori, potrebbe aver inflitto un colpo mortale alle ambizioni di entrare alla Casa Bianca.

Lo scoop e’ stata la seconda “sorpresa d’ottobre” arrivata attraverso una fonte anonima: la settimana scorsa il New York Times ha messo in piazza la dichiarazione dei redditi 1995 di Trump arrivata nella casella postale di una reporter in una busta senza mittente.

Tra Washington Post e Trump da mesi non corre buon sangue. Quando era in corsa per le primarie, il miliardario aveva messo al bando il quotidiano dai suoi comizi accusandolo di partigianeria. Fahrenthold e il direttore Marty Baron, viste le immagini e il linguaggio crudo, non hanno esitato. “E’ raro trovare qualcosa di nuovo su Trump”, ha spiegato il giornalista: “Stavolta non sono solo commenti sessisti sull’avvenenza o meno di una donna, ma qualcosa che riguarda direttamente il suo comportamento”.

Per il Post e’ stata una corsa contro il tempo: anche Access Hollywood, che aveva trovato il video nei suoi archivi, stava preparandosi per andare in onda. L’articolo, una volta apparso sul sito, e’ stato uno dei piu’ cliccati nella storia online del giornale con 100.000 lettori in contemporanea a un certo punto della serata.

La storia ha fatto danni collaterali provocando critiche anche nei confronti di Billy Bush, il conduttore di Access Hollywood che oggi lavora a Today della NBC e che nel video asseconda Trump nelle sue volgarità. Osservando che Today ha un vasto seguito tra le donne, molti spettatori ne hanno chiesto le dimissioni. (Ansa)

“Se sei vip, alle donne puoi fare di tutto”. Nuova bufera contro Trump

È bufera su Donald Trump a 31 giorni dall’Election Day. In un filmato del 2005, pubblicato dal Washington Post, il candidato repubblicano si vanta delle conquiste con un linguaggio sessista e volgare.

Una bomba politica scoppiata alla vigilia del secondo dibattito presidenziale facendo così ingrossare la fronda contro il tycoon in seno al Grand Old Party. Lui si è scusato, ha promesso che sarà “un uomo migliore” e soprattutto ha accusato l’ex presidente Bill Clinton, il marito della rivale democratica Hillary, di aver fatto di peggio. Ma le donne sono dalla parte dell’ex first lady, come conferma anche l’ultimo sondaggio della Quinnipiac University che vede l’ex Segretario di stato in testa con il 45% dei consensi contro il 40% del rivale repubblicano.

Le dichiarazioni sessiste di Trump

“Le afferro per le parti intime- dice Trump – quando sei una star te lo fanno fare. Ti fanno fare di tutto”. Nel video incriminato, il candiddato repubblicano si confida col conduttore televisivo Billy Bush, cugino di primo grado di Jeb Bush – ex rivale del miliardario alle primarie Gop – e dell’ex presidente George W. Bush. Quindi, racconta in modo greve anche di un tentativo di conquista non andato a buon fine. “Ci ho provato ma è andata male. Ho cercato di farmela ma era sposata. Ci ho provato con lei come si fa con una passeggiatrice ma non ci sono riuscito”.

Secondo il Washington Post, il video venne girato qualche mese dopo il matrimonio del candidato repubblicano con l’attuale consorte, Melania, sua terza moglie. “È raccapricciante – ha sbottato la Clinton – non possiamo permetterci che quest’uomo diventi presidente”. Trump incassa, si scusa e va al contrattacco: “Erano solo chiacchiere da spogliatoio: una conversazione privata avvenuta molto tempo fa. Sul campo da golf, Bill Clinton mi ha detto molto di peggio. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso”. E ancora: “Non ho mai detto di essere perfetto…ho detto queste cose, ho sbagliato e mi scuso. Sarò un uomo migliore”. “Bill Clinton ha veramente abusato di donne”, ha infine rincarato il miliardario dando appuntamento al dibattito di domenica.

Le reazioni dei repubblicani

Da parte dell’establishment Gop si è alzato un coro unanime di condanna. Nessuno però gli ha formalmente revocato il suo appoggio tranne il governatore dello Utah, Gary Herbert. “Sebbene io non possa votare per Hillary Clinton – ha spiegato – non voterò per Trump”. Lo speaker della Camera Paul Ryan, il repubblicano più potente del Congresso, si è definito “nauseato” per ciò che ha ascoltato.

“Le donne vanno sostenute e riverite. Spero che il signor Trump consideri questa situazione con la serietà che merita e lavori per dimostrare al Paese di avere più rispetto di quanto questo video non suggerisca. Nel frattempo non parteciperà più all’evento di domani in Wisconsin”, ha affermato Ryan, senza revocargli l’endorsement ma rimangiandosi l’offerta a salire sul palco insieme.

Altrettanto dure le critiche del senatore John McCain, candidato repubblicano alla presidenza nel 2008, e degli ex rivali alle primarie, Ted Cruz e Marco Rubio, che per il momento restano al suo fianco.

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“Le chance che io molli sono pari a zero”: lo afferma Donald Trump intervenendo nuovamente sul video scandalo che lo sta travolgendo. “Il supporto nei miei confronti è incredibile”, afferma Trump che intende stroncare cosi’ ogni ipotesi di un passo indietro.

A un mese dal voto e alla vigilia del secondo duello tv tra Donald Trump e Hillary Clinton è caos nella campagna elettorale americana, dove i repubblicani sono alle prese con l’ultima gravissima gaffe del loro candidato.
In un video scoperto dal Washington Post si ascolta la sua voce fuori campo con frasi volgari contro le donne: ‘quando sei un vip alle donne fai ciò che vuoi‘. Lui prima si scusa poi si schernisce e twitta: ‘Di sicuro sono state 24 ore interessanti’ e assicura: ‘le chance che io molli sono pari a zero‘. Poi in serata un nuovo tweet: “I media e l’establishment mi vogliono fuori dalla corsa. Ma io non lascerò mai la corsa e non lascerò mai i miei supporter”, scrive a caratteri cubitali il tycoon.

Hillary Clinton si appella alle donne: ‘avete il potere di fermare Donald Trump’. ‘Disgustato’ lo speaker della Camera Paul Ryan. L’ex governatore repubblicano John Huntsman ‘è ora che Donald Trump lasci e che Mike Pence prenda il suo posto‘. Procedura complicata ma lui dice: ‘parole indifendibili e intollerabili’. Infine interviene anche Melania che non è tenera con il marito, ma spera che la gente lo perdoni: ‘Resta un leader’.

Trump si e’ scusato per le frasi che risalgono a piu’ di 10 anni fa, dicendo che ”non riflettono” l’uomo che e’ adesso. Lo staff della campagna di Trump ha diffuso un video di un minuto e mezzo sugli account dei social network del candidato repubblicano. Il video di scuse e’ arrivato alcune ore dopo che il Washington Post e la rete televisiva NBC hanno postato un video del 2005 in cui il candidato repubblicano si vanta di avere baciato, palpeggiato e tentato di avere rapporti sessuali con donne al di fuori del matrimonio. Trump dice nel video: ”Ho detto e fatto cose di cui mi rammarico e le parole che si trovano in questo video di oltre 10 anni fa sono alcune di esse”.

Ma ora è sempre piu’ caos nelle fila dei repubblicani Usa.
Mike Pence infatti ha deciso che non partecipera’ al posto di Trump all’evento elettorale in Wisconsin e rompendo il silenzio attacca con una dichiarazione scritta: “Non posso tollerare o giustificare le parole di Donald Trump sulle donne e non posso difenderlo“. Pesantissime le parole di Pence: “Come marito e come padre mi sento offeso dalle parole e dalle azioni descritte da Trump”. Il candidato alla vicepresidenza sottolinea comunque come sia stato posItivo che il tycoon abbia chiesto scusa al popolo americano: “Prego per la sua famiglia e per l’opportunità che domani sera avrà davanti al Paese di mostrare cosa c’è realmente nel suo cuore”.

Melania Trump, parole Donald inaccettabili e offensive – “Le parole di mio marito sono inaccettabili e offensive”: lo afferma Melania Trump, moglie del candidato repubblicano alla Casa Bianca. “Quello che ha detto non rappresenta l’uomo che conosco. Spero la gente accetti le sue scuse. Il suo cuore e la sua mente sono quelli di un leader”, aggiunge.

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15 commenti

  1.   

    in tempi non sospetti mi esprimevo così… a governare gli USA  andrà dopo la schifezzuola obama  una schifezzona. che sia trump o hillary cambia poco. PECCATO  c’era di meglio. peraltro occorre dire le cose come stanno. trump le cose che ha detto le doveva solo pensare, ma è la triste verità. un uomo ricco è potente può circondarsi delle più belle donne. intelligenti o furbe ma è così. Fortuna che non siano tutte così. Quindi qualcosa resta di buono anche per noi. andarea rivangare video da bar sport. quando trump era un cittadino qualunque   è tipico di una certa politica –   molto più gravi le porcherie di clinton   e pure   dei mitici  kennedy.molto più gravi   le email fatte cancellare da hillary.

  2.   

     
    Il problema è Trump che tromba perché ricco, non le armi ai sauditi. Ma il centro resta la Germania
    Di Mauro Bottarelli
     
    http://www.rischiocalcolato.it/2016/10/problema-trump-tromba-perche-ricco-non-le-armi-ai-sauditi-centro-resta-la-germania.html
     
    Dunque, non starò a perdere tempo visto che la notizia ormai la conoscono anche gli organismi monocellulari del Borneo: in una vecchia registrazione, saltata fuori casualmente prima del secondo dibattuto presidenziale di stanotte e mentre Wikileaks sta diffondendo nuove mail di Hillary Clinton, Donald Trump svela al mondo qualcosa di sconosciuto finora. Ovvero, gli uomini di successo e ricchi, le donne possono averle come vogliono. I moralisti di tutto il mondo sono letteralmente impazziti, forse dimentichi delle pratiche sotto il tavolo della Stanza Ovale di Monica Lewinski (la quale praticò quella fellatio solo per amore, infatti tenne l’abito macchiato come souvenir) con Bill Clinton o, peggio ancora, l’abuso di potere fatto famiglia che risponde al nome dei Kennedy, con il mito JFK donnaiolo impenitente e non proprio uscito con la coscienza pulita dalla brutta fine di Marilyn Monroe. Ma non importa, la memoria è merce a rapido decadimento, soprattutto in America. L’indignazione è ai massimi e, addirittura, in questo video,

    l’attore Robert De Niro copre di insulti Trump e ammette che vorrebbe prenderlo a pugni in faccia. Ora, al netto del fatto che Trump non sia un maestro di cerimonia del bon ton, penso che anche voi, come me, sarete convinti che sicuramente Robert De Niro non si sia mai comportato così. Lui ha sempre trombato solo per amore, senza mai sfruttare nome, fama e soldi e dopo lungo e tormentato corteggiamento, tra piccole trattorie dove faticava a offrire una pizza e cinema parrocchiali in cui limonare in ultima fila.
     
    Mi sbaglierò ma al netto della sua determinazione, temo che il dibattito di stanotte sarà la pietra tombale della candidatura di Trump. E non perché il Paese gli abbia voltato le spalle in nome del moralismo e della volontà di vincere il premio “Marito dell’anno” ma perché l’intero establishment repubblicano ha ritirato il suo supporto a Trump, con il Partito che ha minacciato anche il taglio dei fondi. Ciò che i vari Severgnini, Riotta o Botteri di turno non vi diranno, però, è che un sondaggio condotta da POLITICO e Morning Consult dopo la pubblicazione del commento sessista di Trump mostra un’America molto diversa da quella della leadership repubblicana o dei divi di Hollywood in versione santo e martire.
     
    A livello generale, il 39% degli interpellati vuole che Trump si ritiri dalla corsa alla Casa Bianca, mentre il 45% pensa che dovrebbe proseguire. Ma è entrando nella lettura partisan dei dati che si scoprono cose interessanti: se infatti il 70% degli elettori democratici vuole Trump fuori, solo il 12% dei Repubblicani è d’accordo, con le donne al 13% del totale sull’elettorato del GOP. Di più, il 74% degli elettori repubblicani interpellati ieri ha detto che i vertici del Partito dovrebbe continuare a supportare Trump, mentre solo 13% ha detto che fanno bene a scaricarlo. Ultimo dato, ad oggi la Clinton sarebbe avanti di 4 punti, 42% contro 38%. Insomma, l’americano medio è meno bigotto e moralista di quanto non siano i politici, forse perché sa che il potere corrompe e che, magari, una scappatella è capitata anche a lui.
     
    Ma al netto di questo, c’è dell’altro. Sapete già dell’orribile strage compiuta dalla coalizione a guida saudita in Yemen, oltre 155 morti a un funerale a Sana’a, dove, stranamente, erano presenti molti politici e rappresentanti della forze Houthi che si oppongono al governo ufficiale e internazionalmente riconosciuto. Vi avevo già detto in un mio precedente articolo che proprio il movimento Houthi, sul finire di agosto, aveva offerto all’esercito russo le proprie infrastrutture aero-portuali e come Mosca stia ampliando presenza e rapporti diplomatici in Yemen, proprio di fronte al chokepoint fondamentale di Djibouti, dove gli Usa hanno la base strategica di Camp Lemonier.
     
    Insomma, al netto della negazione da parte di Ryad di proprie responsabilità, l’accaduto appare un chiaro messaggio sia ai ribelli che ai russi. Bene, questa mattina l’agenzia Ansa batteva la seguente notizia, in arrivo dal Paese dove ci si indigna se Trump scopa perché è ricco. “La Casa Bianca si dice profondamente turbata dall’attacco aereo della coalizione a guida saudita su una cerimonia funebre a Sanaa, nello Yemen, che ha provocato 155 morti. E’ quanto afferma il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale, Ned Price, il quale avverte Riad: la cooperazione sulla sicurezza con l’Arabia Saudita non è un assegno in bianco”. E su questo c’è poco da ridire, visto che l’ultima commessa di armi verso Ryad ha avuto il via libera del Congresso solo 10 giorni fa e il pagamento non era in bianco ma bensì di 1,5 miliardi di dollari. “Alla luce di questo e di altri incidenti, abbiamo avviato una revisione immediata della nostra già significativa riduzione del sostegno alla coalizione araba”, afferma Price.
     
    Gioco delle parti per salvare la faccia o ricatti sottotraccia da entrambe le parti riguardo la legge che consente di citare in giudizio l’Arabia per l’11 settembre? Casualmente, infatti, dopo aver ridicolizzato il veto di Obama nei due rami del Parlamento, un gruppo di deputati Usa ha cominciato a lavorare a una proposta di revisione della stessa. Immediata, poi, è stata la risposta di Ryad: dopo aver negato ogni responsabilità, la coalizione ha annunciato che aprirà un’inchiesta sul “deplorevole e doloroso” attacco aereo, riferisce la Saudi Press Agency. Io so soltanto due cose: la prima ce la dice questo grafico,

    …ecc…

     

  3.   

     
    belfagor
    caro belfagor,
    …premesso che non odio killary, perchè l’odio non fa parte dei miei senyimenti, e non appoggio trump…
    …al momento il convento offre solo questi 2 candidati, e tra i due, voto contro killary che non vuol dire che mi piace il candidato trump, per il semplice motivo che io voto sempre e non mi astengo mai, e il non votare, come dici tu, vuol dire comunque dare il voto a uno dei due… e tra i due, quella che vuole scatenare una guerra è killary…

     

  4.   

    Ciao Carla, sono contenta di non essere più l’unica donna in questo blog.
    Certi uomini che si scandalizzano per quanto detto da Trump ( osceno e…) mi fanno sorridere. Quando credono di non essere sentiti e si fanno le loro confidenze sulle presunte o veritiere conquiste, sono sboccati,osceni all’inverosimile.

    Originariamente inviato da carla: o.t. Nessun misogino tra i falchi dei repubblicani? Questa si che è una frottola

     

  5.   

     
    Questo è l’ultimatum di Putin dopo il decreto, da lui firmato, sulla sospensione degli accordi con gli U.S.A sulla cessione di plutonio per uso militare .
     
    gli Stati Uniti devono sollevare tutte le sanzioni contro la Russia; (1) la compensazione dovrebbe essere pagato non solo per le perdite da sanzioni americane, ma anche per le perdite subite da contro-sanzioni russe; (3) della legge Magnitsky deve essere abrogato; (4) la presenza militare degli Stati Uniti ‘in Europa orientale dovrebbe essere drasticamente ridotto; e (5) gli Stati Uniti dovrebbero abbandonare la sua politica di scontro con Mosca.
    Qui le cose si mettono male. A chi dobbiamo dire grazie?

    Originariamente inviato da ronin:   Craig Roberts: Washington porterà il mondo in guerra   http://vocidallestero.it/2016/10/08/craig-roberts-washington-portera-il-mondo-in-guerra/   Hillary è il candidato dell’1% e Trump quello del 99%, che l’oligarchia vuole distruggere attraverso i media. Se pure vincesse Trump, poco potrebbe contro questo 1% affamato di potere che controlla i posti chiave a Washington e su cui né il popolo americano né gli alleati esteri, diventati ormai vassalli, esercitano più alcun controllo. Su Counterpunch, Paul Craig Roberts evidenzia l’assurdità della campagna presidenziale americana, che discute delle tasse di Trump invece della minaccia sempre più inevitabile di una guerra con la Russia scatenata dall’oligarchia al potere.     di Paul Craig Roberts, 7 ottobre 2016 Cosa deve pensare il mondo guardando la campagna presidenziale americana? Nel corso del tempo le campagne politiche americane sono diventate più irreali e meno legate alle preoccupazioni degli elettori, ma quella attuale è così irreale da essere assurda. La delocalizzazione dei posti di lavoro americani da parte delle multinazionali e la deregolamentazione del sistema finanziario degli Stati Uniti hanno portato al fallimento economico dell’America. Si potrebbe pensare che questo sia un argomento da campagna presidenziale. L’ideologia neo-conservatrice dell’egemonia mondiale degli Stati Uniti li sta portando con i loro vassalli ad un conflitto con la Russia e la Cina. I rischi di una guerra nucleare sono più alti che in qualsiasi altro momento nella storia. Si potrebbe pensare che anche questo sia un argomento da campagna presidenziale. Invece, i problemi sono l’uso legale delle leggi fiscali da parte di Trump e il suo atteggiamento non ostile verso il presidente russo Putin. Si potrebbe pensare che il problema sia l’atteggiamento estremamente ostile di Hillary verso Putin (“il nuovo Hitler”), che promette un conflitto con una grande potenza nucleare. Per quanto riguarda il giovarsi delle leggi fiscali, Pat Buchanan ha sottolineato che Hillary ha utilizzato a suo vantaggio una deduzione grande quasi come quella di Trump e durante gli anni in Arkansas Hillary si è anche avvalsa di una detrazione fiscale su una lista di indumenti usati donati a un ente di beneficenza, tra cui 2 dollari per un paio di mutande usate da Bill. Il “dibattito” tra i vice-presidenti ha rivelato che il candidato del Partito Democratico è così ignorante da pensare che Putin, che è democraticamente eletto e ha un enorme sostegno pubblico, è un dittatore. Questo è quello che sappiamo sui due candidati alla presidenza. Hillary ha una lunga lista di scandali da Whitewater e Vince Foster a Bengasi e alla violazione dei protocolli per la sicurezza nazionale. E’ stata comprata e pagata dagli oligarchi di Wall Street, delle mega-banche, e del complesso militare industriale, nonché da interessi stranieri. Prova ne sono i 120 milioni di dollari del patrimonio personale dei Clinton e i 1600 milioni di dollari della loro fondazione. Goldman Sachs non ha pagato 675.000 dollari a Hillary per tre discorsi di 20 minuti per la saggezza che contenevano. Quello che sappiamo in merito a Trump è che l’oligarchia non lo sopporta e ha ordinato al Ministero della Propaganda, cioè i media statunitensi, di distruggerlo. Chiaramente, Hillary è il candidato dell’1%, e Trump è il candidato del resto di noi. Purtroppo, circa la metà del 99% è troppo stupida per conoscere tutto questo. Inoltre, se Trump dovesse finire alla Casa Bianca, non significa che potrebbe prevalere sull’oligarchia. L’oligarchia è radicata a Washington e controlla cariche di politica economica ed estera, think tank e altri gruppi di lobbisti, e i media. Il popolo non controlla nulla. Cosa pensa il mondo quando vede condannare Donald Trump perché non vuole la guerra con la Russia o la delocalizzazione dell’economia americana? I vassalli britannici, canadesi, australiani, giapponesi di Washington dove vedono nella politica americana una leadership degna del sacrificio della loro sovranità e dell’indipendenza della loro politica estera? Dove vedono anche solo un briciolo di intelligenza? Perché il mondo guarda al governo più stupido, vigliacco, arrogante, corrotto e criminale del pianeta come una guida? La guerra è l’unica destinazione a cui Washington può condurre.  

     

  6.   

    non credo, Carla, Trump ha fatto di tutto e tentava da anni di diventare Presidente, secondo lui aveva tutti i titoli, stanti i suoi standard di successo e popolarita’, che ovviamente in politica non sono gli stessi di un palazzinaro gestore di casino e star di The Apprentice.
    Ah, tiro oggi un bel sospiro si sollievo, ero fortemente preoccupato del caos che una presidenza Trump avrebbe creato in America e nel mondo, questo video (definito “lurido” ma che esprime chi e’ ‘sto tipo: per dire: Renzi non si esprimerebbe mai in quei termini…)  dovrebbe DEFINITIVAMENTE affondare la campagna elettorale. Un nuovo nome come candidato a un mese dalle elzioni sarebbe un fatto CLAMOROSO!!! Eppure mai si sono visti tanti repubblicani (dalla Condoleeza Rice a McCain, e decine di altri) totalmente CONTRO il candidato del loro partito – altro che D’Alema/Bersani contro Renzi, in America e’ guerra vera – che chiedono il ritiro del candidato GOP. Quando io ero ragazzino mi fece impressione il fatto che Gary Hart, candidato alla fine degli anni Sessanta, dovette ritirarsi per una storia con un’amante segreta, cosa che in Italia sembrava roba da puritani e bacchettoni
    http://www.ozy.com/2016/the-contenders-the-sex-scandal-that-rocked-this-presidential-candidate/72073
    le presidenziali USA sono cosi’, ecco perche’ Trump E’ FINITO, ce ne siamo liberati. Mi dispiace solo (!) che un uomo intelligente come ronin non veda l’assurdita’ di un candidato di questa fatta, e in odio alla Clinton (che non piace a nessuno) ancora dica “se fossi americano, voterei Trump”. Ronin, perche’, perche’ perche’???? Non vedi che non sono distrazioni per non parlare d’altro, ma si parla della vera ESSENZA e del carattere dell’uomo, che ha il posto di maggior responsabilita’ e potere del mondo? Come puoi difendere uno cosi’? (e non parlarmi della Clinton, semmai c’e’ il NON VOTO, l’astensione, o gli altri due candidati minori)
     
       
     

    Originariamente inviato da carla: Se Trump voleva uscire in bellezza, per come concepisce il suo personaggio, l’ha azzeccato anche questa volta. Forse abbiamo tutti creduto che ci fosse un vero candidato alternativo al Club Clinton, ma più si va avanti più sembra  una farsa. Hillary presidente andrà bene anche per Trump, che non ha nemmeno speso una fortuna in campagna elettorale a quel che dicono.

     

  7.   

    o.t. Nessun misogino tra i falchi dei repubblicani? Questa si che è una frottola

  8.   

    Se Trump voleva uscire in bellezza, per come concepisce il suo personaggio, l’ha azzeccato anche questa volta. Forse abbiamo tutti creduto che ci fosse un vero candidato alternativo al Club Clinton, ma più si va avanti più sembra  una farsa. Hillary presidente andrà bene anche per Trump, che non ha nemmeno speso una fortuna in campagna elettorale a quel che dicono.

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    Craig Roberts: Washington porterà il mondo in guerra
     
    http://vocidallestero.it/2016/10/08/craig-roberts-washington-portera-il-mondo-in-guerra/
     
    Hillary è il candidato dell’1% e Trump quello del 99%, che l’oligarchia vuole distruggere attraverso i media. Se pure vincesse Trump, poco potrebbe contro questo 1% affamato di potere che controlla i posti chiave a Washington e su cui né il popolo americano né gli alleati esteri, diventati ormai vassalli, esercitano più alcun controllo. Su Counterpunch, Paul Craig Roberts evidenzia l’assurdità della campagna presidenziale americana, che discute delle tasse di Trump invece della minaccia sempre più inevitabile di una guerra con la Russia scatenata dall’oligarchia al potere.
     
     
    di Paul Craig Roberts, 7 ottobre 2016
    Cosa deve pensare il mondo guardando la campagna presidenziale americana? Nel corso del tempo le campagne politiche americane sono diventate più irreali e meno legate alle preoccupazioni degli elettori, ma quella attuale è così irreale da essere assurda.
    La delocalizzazione dei posti di lavoro americani da parte delle multinazionali e la deregolamentazione del sistema finanziario degli Stati Uniti hanno portato al fallimento economico dell’America. Si potrebbe pensare che questo sia un argomento da campagna presidenziale.
    L’ideologia neo-conservatrice dell’egemonia mondiale degli Stati Uniti li sta portando con i loro vassalli ad un conflitto con la Russia e la Cina. I rischi di una guerra nucleare sono più alti che in qualsiasi altro momento nella storia. Si potrebbe pensare che anche questo sia un argomento da campagna presidenziale.
    Invece, i problemi sono l’uso legale delle leggi fiscali da parte di Trump e il suo atteggiamento non ostile verso il presidente russo Putin.
    Si potrebbe pensare che il problema sia l’atteggiamento estremamente ostile di Hillary verso Putin (“il nuovo Hitler”), che promette un conflitto con una grande potenza nucleare.
    Per quanto riguarda il giovarsi delle leggi fiscali, Pat Buchanan ha sottolineato che Hillary ha utilizzato a suo vantaggio una deduzione grande quasi come quella di Trump e durante gli anni in Arkansas Hillary si è anche avvalsa di una detrazione fiscale su una lista di indumenti usati donati a un ente di beneficenza, tra cui 2 dollari per un paio di mutande usate da Bill.
    Il “dibattito” tra i vice-presidenti ha rivelato che il candidato del Partito Democratico è così ignorante da pensare che Putin, che è democraticamente eletto e ha un enorme sostegno pubblico, è un dittatore.
    Questo è quello che sappiamo sui due candidati alla presidenza. Hillary ha una lunga lista di scandali da Whitewater e Vince Foster a Bengasi e alla violazione dei protocolli per la sicurezza nazionale. E’ stata comprata e pagata dagli oligarchi di Wall Street, delle mega-banche, e del complesso militare industriale, nonché da interessi stranieri. Prova ne sono i 120 milioni di dollari del patrimonio personale dei Clinton e i 1600 milioni di dollari della loro fondazione. Goldman Sachs non ha pagato 675.000 dollari a Hillary per tre discorsi di 20 minuti per la saggezza che contenevano.
    Quello che sappiamo in merito a Trump è che l’oligarchia non lo sopporta e ha ordinato al Ministero della Propaganda, cioè i media statunitensi, di distruggerlo.
    Chiaramente, Hillary è il candidato dell’1%, e Trump è il candidato del resto di noi.
    Purtroppo, circa la metà del 99% è troppo stupida per conoscere tutto questo.
    Inoltre, se Trump dovesse finire alla Casa Bianca, non significa che potrebbe prevalere sull’oligarchia.
    L’oligarchia è radicata a Washington e controlla cariche di politica economica ed estera, think tank e altri gruppi di lobbisti, e i media.
    Il popolo non controlla nulla.
    Cosa pensa il mondo quando vede condannare Donald Trump perché non vuole la guerra con la Russia o la delocalizzazione dell’economia americana?
    I vassalli britannici, canadesi, australiani, giapponesi di Washington dove vedono nella politica americana una leadership degna del sacrificio della loro sovranità e dell’indipendenza della loro politica estera? Dove vedono anche solo un briciolo di intelligenza?
    Perché il mondo guarda al governo più stupido, vigliacco, arrogante, corrotto e criminale del pianeta come una guida?
    La guerra è l’unica destinazione a cui Washington può condurre.
     

  10.   

    Consuelo

    hai ragione…
    fa comodo per sviare l’attenzione da fatti molto più gravi e seri…
    …e io, tra trump e killary, visto che il convento offre solo questo, voterei trump, se fossi americano…

     

    Originariamente inviato da Consuelo:

    Calma i bollenti spiriti,hedge. Io non difendo Trump, nè la sua volgarità . Trovo assurdo che si debba focalizzare un dibattito politico su certi argomenti.Forse perchè fa comodo per sviare l’attenzione da fatti molto più gravi e seri.

     

    Originariamente inviato da hedge:
    sofismi Consuelo, volgare e’ Trump. E basta. Tu sei donna, e non lo accusi anzi lo difendi dicendo che la volgarita’ e’ ovunque….??? mahhh…. forse non hai visto il video con i suoi luridi commenti o non sai l’inglese. Sia, non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire. Abbi il coraggio di ravvederti, e di fare marcia indietro, cambia giudizio, nessuno ti accusera’ per esserti ravveduta. Nessun candidato, non in America, ma in NESSUN paese del mondo, si e’ mai espresso come questo rozzo bieco volgare indecente individuo (forse Dutarte nelle Filippine). Fate gestire a Trump hotel e casino, miss Universo e The Apprentice, forse li’ qualche applauso lo strappa. Bene, questa e’ la prima delle October surprises….     

    Originariamente inviato da Consuelo:  La volgarità è da ogni parte intorno a noi e ogni giorno, inevitabilmente, soffochiamo nell’imbecillità, scriveva Thomas Bernhard L’imbecillità regna sovrana se anzicchè parlare di tematiche serie si riducono a discutere di ” sesso” Volgare è la menzogna con la quale si è decretata una guerra in Iraq con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Delle elezioni americane non me ne potrebbe fregare di meno se ciò non avesse delle ripercussioni sul resto del mondo. Caos allo stato puro.   Volgare è la menzogna Thomas Bernhard

     

     

     

  11.   

      Trump deve fare un passo indietro a favore di Mike Pince . E’ cio che gli suggerisce  Jon Huntsman ,  il capo della organizzazione di lobbying della NATO il Consiglio Atlantico . Un consiglio molto disinteressato  visto che,  come Hillary Clinton,favorisce la guerra contro la Russia.
    http://www.globalresearch.ca/chief-nato-lobbyist-urges-donald-trump-be-replaced-by-mike-pence/5549935

  12.   

    Obama DOJ drops charges against alleged broker of Libyan weapons
    http://www.politico.com/story/2016/10/marc-turi-libyan-rebels-hillary-clinton-229115
    Sarà un sito complottista?

  13.   

    Calma i bollenti spiriti,hedge. Io non difendo Trump, nè la sua volgarità . Trovo assurdo che si debba focalizzare un dibattito politico su certi argomenti.Forse perchè fa comodo per sviare l’attenzione da fatti molto più gravi e seri.

    Originariamente inviato da hedge: sofismi Consuelo, volgare e’ Trump. E basta. Tu sei donna, e non lo accusi anzi lo difendi dicendo che la volgarita’ e’ ovunque….??? mahhh…. forse non hai visto il video con i suoi luridi commenti o non sai l’inglese. Sia, non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire. Abbi il coraggio di ravvederti, e di fare marcia indietro, cambia giudizio, nessuno ti accusera’ per esserti ravveduta. Nessun candidato, non in America, ma in NESSUN paese del mondo, si e’ mai espresso come questo rozzo bieco volgare indecente individuo (forse Dutarte nelle Filippine). Fate gestire a Trump hotel e casino, miss Universo e The Apprentice, forse li’ qualche applauso lo strappa. Bene, questa e’ la prima delle October surprises….   
     

    Originariamente inviato da Consuelo:  La volgarità è da ogni parte intorno a noi e ogni giorno, inevitabilmente, soffochiamo nell’imbecillità, scriveva Thomas Bernhard L’imbecillità regna sovrana se anzicchè parlare di tematiche serie si riducono a discutere di ” sesso” Volgare è la menzogna con la quale si è decretata una guerra in Iraq con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Delle elezioni americane non me ne potrebbe fregare di meno se ciò non avesse delle ripercussioni sul resto del mondo. Caos allo stato puro.   Volgare è la menzogna Thomas Bernhard

     

     

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    sofismi Consuelo, volgare e’ Trump. E basta. Tu sei donna, e non lo accusi anzi lo difendi dicendo che la volgarita’ e’ ovunque….??? mahhh…. forse non hai visto il video con i suoi luridi commenti o non sai l’inglese. Sia, non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire. Abbi il coraggio di ravvederti, e di fare marcia indietro, cambia giudizio, nessuno ti accusera’ per esserti ravveduta. Nessun candidato, non in America, ma in NESSUN paese del mondo, si e’ mai espresso come questo rozzo bieco volgare indecente individuo (forse Dutarte nelle Filippine). Fate gestire a Trump hotel e casino, miss Universo e The Apprentice, forse li’ qualche applauso lo strappa. Bene, questa e’ la prima delle October surprises…. 
     

    Originariamente inviato da Consuelo:  La volgarità è da ogni parte intorno a noi e ogni giorno, inevitabilmente, soffochiamo nell’imbecillità, scriveva Thomas Bernhard L’imbecillità regna sovrana se anzicchè parlare di tematiche serie si riducono a discutere di ” sesso” Volgare è la menzogna con la quale si è decretata una guerra in Iraq con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Delle elezioni americane non me ne potrebbe fregare di meno se ciò non avesse delle ripercussioni sul resto del mondo. Caos allo stato puro.   Volgare è la menzogna Thomas Bernhard

     

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     La volgarità è da ogni parte intorno a noi e ogni giorno, inevitabilmente, soffochiamo nell’imbecillità, scriveva Thomas Bernhard
    L’imbecillità regna sovrana se anzicchè parlare di tematiche serie si riducono a discutere di ” sesso”
    Volgare è la menzogna con la quale si è decretata una guerra in Iraq con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
    Delle elezioni americane non me ne potrebbe fregare di meno se ciò non avesse delle ripercussioni sul resto del mondo. Caos allo stato puro.
     
    Volgare è la menzogna Thomas Bernhard